Il 30 maggio è scomparso Mario Primicerio, uno dei più stretti collaboratori di Giorgio La Pira e al contempo un suo erede a livello istituzionale, politico e culturale. Nel 1965, a 25 anni, accompagno’ La Pira ad incontrare Ho Chi Minh ad Hanoi (nella foto in evidenza, Primicerio è a destra, con La Pira in mezzo, ndr) nel tentativo di trovare una via d’uscita ad una guerra che si preannunciava rovinosa. A sua volta sindaco di Firenze, trenta anni dopo, visse la politica come servizio e fu capace nel condiviso spirito lapiriano di tenere insieme l’orizzonte sui grandi temi planetari dell’epoca e l’azione amministrativa per favorire la città e i suoi abitanti.
E questa capacità di tenere assieme grandi tematiche e problematiche minori la confermo’ ulteriormente nel ventennio in cui ha vestito i panni di presidente della Fondazione Giorgio La Pira che dal 1977 ad oggi è stata motore dell’elaborazione e della diffusione dell’eredità politica di La Pira e della sua testimonianza. Proprio il lavoro di Primicerio ha permesso la crescita di una rete di centri lapiriani in giro per la penisola che si è allargata anno dopo anno.
In quest’alveo va collocata anche la nascita del Centro Mediterraneo Giorgio La Pira che è frutto di un interesse non scontato per le origini di La Pira, la sua sicilianita’ e quel mare che a Pozzallo spunta ad ogni angolo di strada. Temi presenti nell’universo lapiriano e essenziali per capire meglio l’habitat culturale e gettare un ennesimo ponte tra la Firenze eletta da La Pira come capitale mondiale del dialogo e della pace, e quel mare Mediterraneo che oggi come millenni fa e’ crocevia di religioni, culture e snodi fondamentali della nostra storia passata e presente.
E in cui si gioca il nostro futuro, oggi più che mai.